TRAUMATOLOGIA

Fratture del collo femore

Le fratture di collo femore sono rare nei bambini e negli adolescenti, più frequenti negli adulti e soprattutto negli anziani a causa dell’osteoporosi.

Quadro clinico: dolore nel tentativo di muovere l’arto inferiore, accorciamento ed extrarotazione dell’arto interessato, impotenza funzionale (a volte il paziente riesce a deambulare con dolore e per brevi tratti).

Il trattamento chirurgico deve essere attuato il prima possibile al fine di poter mobilizzare precocemente il paziente a causa delle complicanze generali precoci che si possono instaurare.

Le fratture laterali, cioè le pertrocanteriche e le sottotrocanteriche, necessitano di una osteosintesi con chiodi endomidollari o con vite-placca.

Nelle fratture mediali del collo femore, invece, l’intervento di prima scelta è la sostituzione protesica.

Fratture sovracondiloidee e condiloidee

Fratture a carico della estremità distale del femore.

Possono interessare uno o entrambi i condili ed essere sovracondiloidee oppure articolari. La riduzione deve essere il più anatomica possibile per evitare complicanze quali deformità angolari ed alterazioni della superficie articolare.

La complicanza tardiva di questo tipo di fratture è l’artrosi post-traumatica.

Fratture della diafisi femorale

Sono causate da traumi violenti ad alto impatto soprattutto in giovani adulti.

Spesso sono scomposte e pluriframmentarie e necessitano di intervento di riduzione ed osteosintesi con chiodi endomidollari.

Nei bambini fino a 6 anni d’età il trattamento è conservativo.

Fratture di rotula

Le fratture di rotula sono frequenti in soggetti adulti, in seguito a traumi diretti sulla faccia anteriore del ginocchio.

Il trattamento delle fratture composte può essere conservativo: tutore in estensione per 4-5 settimane e in seguito riabilitazione per recupero articolare.

Nelle fratture scomposte l’intervento chirurgico consiste nell’effettuare un cerchiaggio metallico.

FRATTURE DEL PIATTO TIBIALE

Le fratture del piatto tibiale possono essere di diversa gravità. Nella maggior parte dei casi sono scomposte con infossamento di uno dei due emipiatti ed irregolarità della superficie articolare e lesioni legamentose associate.

Il trattamento è conservativo nei casi di fratture composte.

Nelle fratture scomposte si esegue riduzione e sintesi con placca e viti con il fine di ricostituire il piano articolare.

TRAUMATOLOGIA

Fratture del collo femore

Le fratture di collo femore sono rare nei bambini e negli adolescenti, più frequenti negli adulti e soprattutto negli anziani a causa dell’osteoporosi.

Quadro clinico: dolore nel tentativo di muovere l’arto inferiore, accorciamento ed extrarotazione dell’arto interessato, impotenza funzionale (a volte il paziente riesce a deambulare con dolore e per brevi tratti).

Il trattamento chirurgico deve essere attuato il prima possibile al fine di poter mobilizzare precocemente il paziente a causa delle complicanze generali precoci che si possono instaurare.

Le fratture laterali, cioè le pertrocanteriche e le sottotrocanteriche, necessitano di una osteosintesi con chiodi endomidollari o con vite-placca.

Nelle fratture mediali del collo femore, invece, l’intervento di prima scelta è la sostituzione protesica.

Fratture sovracondiloidee e condiloidee

Fratture a carico della estremità distale del femore.

Possono interessare uno o entrambi i condili ed essere sovracondiloidee oppure articolari. La riduzione deve essere il più anatomica possibile per evitare complicanze quali deformità angolari ed alterazioni della superficie articolare.

La complicanza tardiva di questo tipo di fratture è l’artrosi post-traumatica.

Fratture della diafisi femorale

Sono causate da traumi violenti ad alto impatto soprattutto in giovani adulti.

Spesso sono scomposte e pluriframmentarie e necessitano di intervento di riduzione ed osteosintesi con chiodi endomidollari.

Nei bambini fino a 6 anni d’età il trattamento è conservativo.

Fratture di rotula

Le fratture di rotula sono frequenti in soggetti adulti, in seguito a traumi diretti sulla faccia anteriore del ginocchio.

Il trattamento delle fratture composte può essere conservativo: tutore in estensione per 4-5 settimane e in seguito riabilitazione per recupero articolare.

Nelle fratture scomposte l’intervento chirurgico consiste nell’effettuare un cerchiaggio metallico.

FRATTURE DEL PIATTO TIBIALE

Le fratture del piatto tibiale possono essere di diversa gravità. Nella maggior parte dei casi sono scomposte con infossamento di uno dei due emipiatti ed irregolarità della superficie articolare e lesioni legamentose associate.

Il trattamento è conservativo nei casi di fratture composte.

Nelle fratture scomposte si esegue riduzione e sintesi con placca e viti con il fine di ricostituire il piano articolare.