Scopriamo insieme quando ricorrere a una revisione protesi ginocchio
L’intervento di protesi del ginocchio ha nella storia della chirurgia protesica un ruolo di primo piano. Introdotta negli anni ’70, la protesi ginocchio ha contribuito a restituire a milioni di pazienti la mobilità dell’articolazione, intervenendo negli anni in maniera sempre più efficace grazie alle moltissime modifiche di cui è stata oggetto. Il know how e la ricerca infatti hanno migliorato la protesi ginocchio sia dal punto di vista biomeccanico, con cambiamenti sul disegno delle componenti, sia da un punto di vista strutturale, con l’introduzione di materiali più resistenti e compatibili.
Tuttavia, le protesi ginocchio non sono indistruttibili. L’usura a cui sono sottoposti dopo decenni di utilizzo, l’allungamento della vita media delle persone e un numero sempre più alto di pazienti giovani, può rendere necessario l’intervento di sostituzione della protesi ginocchio. Parliamo in questi casi di revisione protesi ginocchio.
Nonostante le tecnologie e le tecniche chirurgiche siano sempre più avanzate può succedere che un numero di protesi ginocchio fallisca. Vediamone insieme le cause principali:
Se la prima protesi provoca dolore e non assicura una buona funzionalità, il chirurgo ortopedico può valutare l’opportunità di una revisione protesi ginocchio. Per stabilire l’entità del problema viene effettuato sul paziente un check up completo che comprende: radiografie, scintigrafia ossea, TAC ed esami ematochimici.
Queste indagini consentono di fare una diagnosi e stabilire il trattamento più adeguato a una revisione protesi ginocchio. Si tratta generalmente di un intervento molto più complesso e difficile rispetto all’applicazione della protesi iniziale poichè deve andare a correggere una situazione già compromessa.
L’intervento di revisione protesi ginocchio viene solitamente eseguito utilizzando la stessa via d’accesso del primo intervento d’impianto della protesi ginocchio.
Durante l’intervento, il chirurgo ortopedico provvederà a rimuovere la vecchia protesi, ripulire il ginocchio, se necessario eseguire dei trapianti d’osso e applicare la protesi di revisione.
Ad esclusione dei casi in cui la revisione protesi ginocchio va a sostituire una protesi monocompartimentale con una tricompartimentale, l’ortopedico specialista ginocchio sceglierà la protesi revisione ginocchio in funzione della qualità ossea e della buona tenuta dei legamenti laterali.
A distanza di alcuni mesi dall’intervento di revisione protesi ginocchio, una vasta percentuale di pazienti riacquista una buona funzionalità dell’articolazione anche se questa non può essere paragonabile a quella del primo intervento poiché la rigidità articolare persiste e i movimenti di flessione ed estensione del ginocchio sono ulteriormente ridotti.
Il percorso di riabilitazione in seguito ad un intervento di revisione ginocchio può avere tempi e modalità molto diverse, oltre essere particolarmente impegnativo.
Solitamente il paziente inizia la riabilitazione a letto, il giorno dopo l’intervento di revisione protesi ginocchio, aiutato da terapisti della riabilitazione. A 48 ore di distanza il paziente è in grado di stare seduto e di reggersi in piedi con l’ausilio di stampelle o deambulatore.
La durata della riabilitazione revisione protesi ginocchio varia in relazione al quadro clinico del paziente: il fisioterapista insegnerà una serie di esercizi di difficoltà crescente e i movimenti da evitare al fine di non sollecitare eccessivamente la nuova protesi.
Grazie alla collaborazione del paziente il trattamento rieducativo dovrebbe ripristinare una buona articolarità del ginocchio e una corretta attività muscolare.
Il Dott. Paolo Lucci, specialista in Ortopedia e Traumatologia, opera alla Salvator Mundi International Hospital, all’Ospedale Israelitico e allo studio fisioterapico Fisio Plus Roma, in via Donatello (zona Flaminio).
Se si è manifestato un dolore alla tua protesi e pensi ci sia bisogno di una consulenza per una revisione protesi ginocchio, contattaci qui per richiedere un appuntamento.