Rottura crociato: cause, sintomi e intervento chirurgico
Vediamo insieme le cause, i sintomi e le possibilità d’intervento nei casi di rottura crociato.
L’anatomia del ginocchio è composta da quattro legamenti: il legamento crociato anteriore e posteriore, e il legamento collaterale, mediale e laterale. I legamenti crociati hanno sede al centro del ginocchio e il loro nome deriva propria dal fatto che incrociandosi, assumono una posizione a X: il legamento crociato anteriore nasce dalla superficie anteriore della tibia e va a connettersi alla superficie posteriore del femore; il legamento crociato posteriore al contrario incrocia la superficie posteriore della tibia con quella anteriore del femore. La loro conformazione permette dunque all’articolazione del ginocchio di restare stabile poiché evita l’iperestensione del ginocchio e limita la traslazione tra tibia e femore, guidando l’articolazione durante il movimento.
I continui solleciti a cui sono sottoposti i crociati, soprattutto per chi pratica attività sportive come il calcio o lo sci, li rende soggetti a lesioni, parziali o totali, che compromettono seriamente l’articolazione del ginocchio e che necessitano di un adeguato trattamento per poter guarire. C’è da aggiungere che una lesione al crociato anteriore è molto più frequente: per la sua funzione di “freno” e anche perché meno spesso e robusto, il crociato anteriore si rompe dieci volte più frequentemente di quello posteriore.
Rottura crociato: cause e sintomi
Nella maggior parte dei casi la rottura legamenti crociati avviene a causa delle distorsioni del ginocchio: una torsione innaturale, l’iperestensione del ginocchio, l’arresto improvviso durante una corsa o un impatto violento infatti, causano un trauma che, se molto forte, provoca la rottura crociato.
I sintomi sono generalmente dolore, gonfiore e instabilità che saranno più o meno manifesti a seconda che il legamento sia stato leso completamente o solo parzialmente. Al momento della rottura si sente un rumore di schiocco mentre, il gonfiore, compare solo a qualche ora di distanza dall’incidente. Inoltre, la lesione crociato, se molto grave, porta con sé anche danni ai menischi, alla cartilagine e ai legamenti circostanti.
L’intervento di un ortopedico specialista ginocchio in caso di rottura crociato è di fondamentale importanza per una diagnosi accurata e la scelta di un trattamento adeguato che è, essenzialmente, di tipo chirurgico.
Rottura crociato: diagnosi e cure
Le lesioni del crociato vengono classificate in 3 gradi:
- lesione crociato di primo grado se il legamento si rompe parzialmente e coinvolge solo una piccola parte delle sue fibre;
- lesione crociato di secondo grado se la percentuale di fibre lesionate del legamento è consistente;
- lesione crociato di terzo grado se la rottura del legamento è totale.
La diagnosi di rottura crociato è relativamente semplice anche se non sempre è evidente. Per questo il medico chirurgo utilizza specifici test fisici al fine di valutare la presenza e il grado di una lesione crociato. In seguito all’anamnesi e a un corretto esame obiettivo, l’ortopedico specialista ginocchio si avvale di tre test, attraverso i quali rilevare una traslazione posteriore del piatto tibiale rispetto al femore (lesione crociato posteriore), o una traslazione anteriore del piatto tibiale rispetto al femore (lesione crociato anteriore). I Raggi X servono per escludere fratture ossee, mentre la risonanza magnetica è la sola in grado di evidenziare la rottura legamenti crociati, l’entità e la sede precisa.
In presenza di una rottura crociato l’unica soluzione per ripristinare la normale anatomia del legamento è ricorrere alla chirurgia ricostruttiva. Solo in presenza di persone molto anziane e con ridotte necessità di movimento l’intervento chirurgico può essere evitato e sostituito con una terapia conservativa.
L’intervento chirurgico sulla rottura legamenti crociati
L’intervento chirurgico per riparare la rottura crociato prevede la ricostruzione del legamento in artroscopia tramite trapianto autologo ovvero attraverso un elemento prelevato dal ginocchio del paziente stesso. Gli innesti più utilizzati sono quelli del tendine rotuleo e dei tendini situati nei muscoli della coscia (gracile e semitendinoso). Più raramente il trapianto è eterologo, proviene cioè da un donatore.
Il medico chirurgo sostituisce il legamento lacerato con un innesto di tessuto che aiuta, come un’impalcatura, la ricrescita del nuovo legamento. È un’operazione che avviene in regime ambulatoriale, con ricovero diurno del paziente; prevede un’anestesia epidurale o spinale e dura circa un’ora. La degenza ospedaliera invece dura solitamente 1 o 2 giorni dopo l’operazione.
Rottura crociato: riabilitazione
In seguito all’intervento chirurgico di rottura crociato è fondamentale un programma di riabilitazione fisioterapica che ripristini tutte le funzionalità del ginocchio.
Una buona riabilitazione e quindi una collaborazione attiva del paziente nel seguire le istruzioni fornite dall’ortopedico specialista ginocchio e dal fisioterapista, incide in maniera determinante sulla qualità del recupero. La riabilitazione in seguito a una rottura crociato si conclude solitamente dopo circa sei mesi e prevede una prima parte di recupero del movimento dell’articolazione del ginocchio con esercizi attivi e passivi, il recupero graduale della muscolatura e la rieducazione del passo con l’ausilio delle stampelle. Una volta che il paziente avrà riacquistato un’articolarità completa e un buon tono muscolare, la ginnastica propriocettiva aiuterà il recupero del controllo neuromuscolare fino a un completo recupero della mobilità del ginocchio.
Dove trovare il Dott. Paolo Lucci
Il Dott. Paolo Lucci, ortopedico specialista ginocchio, visita ed opera alla Salvator Mundi International Hospital, all’Ospedale Israelitico e allo studio fisioterapico Fisio Plus Roma, in via Donatello (zona Flaminio).
Se hai subito un trauma al ginocchio e presenti i sintomi tipici di una rottura crociato ricorri a una consulenza specialistica. Contattaci qui per richiedere un appuntamento.